Sanremo, per il Lunezia i testi più belli sono di Malika e di Elio.
Paolo Simoni si distingue fra i giovani.
Anche quest’anno la Redazione Musical-Letteraria del Premio Lunezia, diretta dal critico Paolo Talanca, ha decretato i testi più belli tra le canzoni in gara a Sanremo.
“Giudicare i testi di una canzone senza ascoltare la musica – spiega Talanca – è un po’ come giudicare una copia in bianco e nero di un quadro a colori.”
“La canzone è come una moneta – aggiunge De Martino, Patron del Lunezia – vale ed esiste per le due facce: il testo e la musica. Ad ogni modo il testo offre istruzioni evocative sulla bontà poetica della canzone, per cui ecco le nostre scelte.”
Merita una segnalazione il testo del brano E se poi, scritto da Giuliano Sangiorgi per Malika Ayane. Il leader dei Negramaro non è mai banale, e anche qui scrive parole d’amore sofferte, che non sono mai retoriche o ruffiane, non soffocano da sole come a volte succede alle canzoni di Sanremo. Anzi, il testo ha uno svolgimento dinamico e non canta l’amore per strappare lacrime: c’è narratività, è una riflessione sulla coppia, un’onda che va e viene tra la voglia di libertà e la paura di perdersi o… non trovarsi: “Ma senza di noi/ chi vola? Sono solo ali e piume/ e nient’altro ancora”. Una previsione: i versi brevi e rapidi del testo ben si sposano con la voce potente e gutturale di Malika; si prevede una bella canzone.
Di ben altro registro La canzone mononota di Elio e le storie tese. Un brano che parla di se stesso – cioè una meta-canzone – che gioca sulla monotonia delle canzoni tutte uguali di Sanremo (magari per i temi o per l’arrangiamento melodrammatico, per le aperture dei ritornelli, etc.). Il testo descrive la canzone composta da una sola nota, per questo “mononota”, cioè dalla melodia monotona, e descrive invece il movimento di tutti gli altri elementi che formano una canzone: ritmo, armonia, velocità, atmosfera etc. Verosimilmente – mentre saranno nominati – questi elementi cambieranno davvero, rendendo la canzone artisticamente tutt’altro che monotona: genio puro.
Per motivi Musical-Letterari, notiamo tra i giovani Paolo Simoni (le canzoni di questa categoria sono già pubbliche). Una scelta condivisa anche da Loredana D’Anghera, direttrice artistica della sezione nuove proposte del Lunezia. Nel brano Le parole si descrivono tutte le potenzialità di questo strumento della “fonetica”: le parole. Le parole che riescono a “distruggere, confondere, ingannare, rinnovare”: la fenomenologia della vita, della creazione, dell’ispirazione, di stimoli e pensieri che mandano avanti il mondo.